"Il MCL punta avanzata della Chiesa
nel mondo del lavoro": Mons. Di Pietro
inaugura l'anno sociale del MCL
Il consiglio provinciale del MCL di Messina
si è riunito ieri pomeriggio nella sede provinciale
del movimento in via Romagnosi 2 per illustrare
le attività in programma per il nuovo anno
sociale,
il tutto alla presenza del Vescovo Ausiliare
dell'Arcidiocesi di Messina Lipari S. Lucia
del Mela, S.E. Mons. Cesare Di Pietro.
Un momento di incontro e confronto fortemente
voluto da tutti i dirigenti del movimento
per analizzare le linee guida contenute nella
lettera pastorale 2019-2020
"Tutti chiamati alla testimonianza cristiana"
presentata dal Vescovo Mons. Giovanni Accolla
in Cattedrale giovedì scorso, e che come
dichiarato dal presidente del movimento
cristiano lavoratori Romano Fortunato, "ci
accompagnerà nel cammino di organizzazione
ecclesiale".
Tre i temi principali sui quali il movimento
si impegna a costruire la programmazione
del nuovo anno sociale appena inaugurato:
"la città come luogo privilegiato della
vita di ogni singola persona",
"giovani e lavoro contro la fuga",
"la centralità delle aggregazioni laicali
come strumento centrale per la presenza dei
cattolici nella società".
Città, lavoro, giovani e associazionismo
dunque i punti ripresi anche da Mons. Di
Pietro che sulla città quale luogo di rigenerazione
e incontro ha sottolineato che
"dobbiamo recuperare l'amicizia con
la nostra città, la nostra storia, le nostre
tradizioni.
Dobbiamo avere il coraggio di esserci poi
possiamo perdere le battaglie ma dobbiamo
avere la consapevolezza che comunque abbiamo
vinto in partenza la guerra.
Non siamo mai perdenti ma persone che portano
dentro il canto della vittoria, della liberazione.
Credo che la lettera mira a provocare un'accensione
del cuore cioè un'adesione a
Cristo non come frutto di un indottrinamento
ma attraverso la testimonianza di chi mostra
il vangelo.
Sul tema giovani e lavoro non ho ricette
pronte ma posso dirvi che mi colpisce in
positivo che ci siano degli istituti eccellenti
in città che sfornano delle professionalità
e dei talenti.
Bisogna studiare e, questo spetta soprattutto
a voi che siete la punta avanzata della Chiesa
nel mondo del lavoro,
come connettere al meglio la formazione con
il mondo del lavoro per individuare dei percorsi
per costruire startup e imprese.
Sull'ultimo tema notiamo una crisi dell'associazionismo,
una disaffezione ed è per questo che abbiamo
voluto inserire nella lettera il ruolo portante
delle associazioni e dei movimenti come dimensione
educativa per formare l'uomo sul piano sociale,
politico, relazionale e umano".
29/10/2019
Cristina D'Arrigo